IoT e Facility Management

Premesse

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Il CES (Consumer Electronics Show) 2015 ha dato ampio spazio e risalto ai principali produttori di dispositivi “connected” facenti parte dell’IoT (Internet of Things). Come accade spesso quando si vuole introdurre “aria fresca” in un periodo di apparente mancanza di novità, molte importanti realtà si stanno muovendo nella direzione della connettività e interattività per aggiornare le loro linee di prodotto.

Certamente, molte delle novità e ambiti dell’IoT presentati in questo evento erano concentrati sulle aspettative e i bisogni del mondo “consumer”, ma ci sono ampi e interessanti margini di utilizzo e vantaggio competitivo anche nel mondo B2B.

Piccola digressione: lo scorso dicembre, complici gli incentivi per le ristrutturazioni, ho ceduto alla tentazione di cambiare la mia lavatrice. Fatta un po’ di ricerca ho trovato un prodotto interessante della Candy che mi convinceva per costo, consumi e per dimensioni. Ho quindi acquistato il prodotto, scoprendo a posteriori che era dotato di connettività wifi e programmabilità da remoto. Non so quando mi prenderò il tempo di studiarne queste potenzialità, ma noto con piacere che questo “plus” non ha inciso minimamente sul costo del prodotto e ha creato “possibilità” di nuove forme di “comodità”.

Tornando al tema principale, lo scopo della digressione è chiaro: l’IoT funziona se facilita la vita (non solo in ambito privato ma anche in quello  professionale) e completa un trend ormai dominante:

  • Ci stiamo abituando a trovare velocemente quello che ci serve
  • Stiamo diventando allergici alla lentezza in tantissimi ambiti (cosa che ha richiesto sviluppi interessanti nel concetto di prestazioni e velocità)
  • Ci stanno preparando un futuro in cui i principali vincoli temporali o di “presenza fisica” si piegheranno alle nostre abitudini (controllare se abbiamo chiuso la porta di casa! programmare in tempo reale la lavatrice, accendere e spegnere apparecchi, guardare cosa succede in casa, conoscere i nostri consumi energetici per poterli modificare e migliorare).

Questo, trasposto al settore del Facility, porta a farsi domande per intravedere possibili vantaggi e sfide:

  • Che impatto questo cambiamento ha sul ruolo e sulle attività dei facility manager?
  • Quali tecnologie possono rappresentare nel breve periodo un aiuto concreto a chi gestisce gli immobili?

Personalmente, avendo approfondito alcuni aspetti delle tecnologie emergenti, ritengo che queste siano le tecnologie più promettenti:

Sensoristica “open”

Fortunatamente si stanno superando le anacronistiche “chiusure” del mercato del Building Automation Systems a favore di componentistica multiproduttore liberamente configurabili e gestibili ad hoc. Questo vuol dire per i Facility Managers e gli Uffici Tecnici delle Proprietà la libertà di ridefinire la gestione dei propri impianti senza dover sottostare a Sistemi proprietari (prendere o lasciare).

Vantaggi: maggiore integrabilità, minori costi (maggiore concorrenza sulla componentistica), visione d’insieme su più immobili.

Cartellonistica “wifi”

Personalmente già incontrata un paio d’anni fa, è molto interessante per tutte quelle realtà che hanno spesso turnover o cambiamenti che costringerebbero a continue ristampe: ad esempio per Piani di evacuazione, Nome del personale nelle stanze, Etichette dei prezzi (nei supermercati).

Vantaggi: risparmio di tempo, risparmio di carta e aggiornamento in tempo reale, bassi consumi energetici

Videosorveglianza diffusa

La possibilità di avere più punti di osservazione sul patrimonio, oltre che per motivi di sicurezza e anti-vandalismo, è una delle tecnologie più adatte a far risparmiare tempo nell’attività del Facility Manager, soprattutto se opera multisito.

Vantaggi: maggiore controllo del patrimonio, minore necessità di sopralluoghi, deterrente ad atti vandalici

Le tecnologie appena citate, basandosi interamente sulla disponibilità di una connessione internet/intranet principalmente di tipo wifi, richiedono tuttavia un’accurata analisi delle ripercussioni sulla propria struttura IT e sulle dotazioni di rete presenti sugli immobili. E’ importante quindi implementare queste iniziative partendo da una verifica del ROI così da liberare subito nuove risorse (tempo e denaro) da reinvestire in nuovi progetti di miglioramento.