Riflessioni sull’uso delle planimetrie CAD nel Facility Management

Planimetria CAD nel Facility Management

Premesse

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Per ottenere il massimo dal proprio sistema informativo patrimoniale è necessario decidere sull’uso delle Planimetrie CAD. Sono utili? Dipende…

L’adozione del CAD nel Facility Management

I Sistemi Informativi per il Facility Management, fin dal principio, si sono sempre vantati dell’integrazione col CAD. Tuttavia l’uso del CAD a supporto del Facility Management ha spesso rappresentato un “bagno di sangue” in termini economici, temporali e organizzativi.

Inizialmente c’è stata una convinta adozione dell’uso delle planimetrie. Anche come estensione visiva del processo di gestione manutentiva immobiliare. I clienti erano contenti di poter vedere sulle loro planimetrie dove erano gli impianti e quali attività erano state svolte.

Ben presto, complici gli alti costi INIZIALI e di GESTIONE delle planimetrie e relative informazioni, il fenomeno si è presto ridimensionato. Non tanto sul piano dell’aspettativa dei clienti, quanto in quello della disponibilità delle Aziende di Facility Management di offrirlo come servizio incluso alle loro attività tecniche.

Sicuramente ha avuto un ruolo anche il costo e la non perfetta gestibilità dei software (costretti a rimanere aggiornati alle uscite di nuove versioni dei prodotti AutoDESK). In diverse occasioni ho potuto osservare il disagio e disappunto di clienti quando comparivano errori di vario genere e incompatibilità; progetti che costringevano a mantenere certe versioni del Sistema Operativo e certe release di AutoCAD per assicurare che processi di automazione delle planimetrie conservassero nel tempo il loro funzionamento.

Era abbastanza facile che una tale complessità portasse alla lunga (ed in alcuni casi anche in breve) a disamorarsi di tali “integrazioni” e si cercasse compromessi dal ROI più convincente. Oggi, con la fase deflattiva che taglia ogni possibile budget, il tema dell’uso intensivo del CAD nel Facility Management rischia di essere una provocazione, tuttavia è tutt’altro che tale. Quello che conta è portarlo finalmente al cuore del suo effettivo vantaggio conoscitivo.

La disponibilità di persone preparate

Premetto che non ha alcun senso iniziare un progetto di informatizzazione dei processi di Facility Management se l’ufficio tecnico (o la struttura che ne fa le veci) non ne approfitta per rivedere l’intera gestione della base dati grafica (planimetrie, tavole architettoniche e impiantistiche, tavole antincendio etc) puntando su standardizzazione e automazione. L’obiettivo infatti di implementare un sistema, e gestire di conseguenza documenti e tavole vettoriali, è quello di “assistere” il personale nel mantenere un corpus ordinato ed aggiornato di informazioni operative.

Oggi è infatti impensabile investire tempo del proprio personale in attività che non abbiano un ritorno operativo immediato o che non creino un vantaggio competitivo. Tuttavia ancora in troppi ambienti è diffusa l’abitudine di gestire le tavole CAD come un sostituto elettronico del vecchio tecnigrafo. Se il BIM risulta essere ancora acerbo per la cultura operativa e le risorse economiche attuali, un CAFM (Computer Aided Facility Management) evoluto è sicuramente la risposta immediata al bisogno di conoscenza e controllo operativo.

Le domande giuste

Come capire i vantaggi dell’uso razionale del CAD nell’ambito del Facility Management? dovete porvi innanzitutto queste domande:

  • Quante versioni della stessa planimetria sono attualmente disponibili nell’archivio CAD?
  • Chi le usa, come e perché?
  • Quali informazioni planimetriche sono gestite?
  • Quali effettivamente sono utili ai processi aziendali?
  • Quando e come posso accedere alle planimetrie?
  • Chi mi assicura che siano le più aggiornate?
  • Come vengono gestite le lavorazioni all’esterno (da e verso studi di progettazione/ditte di costruzioni)

Conclusioni

Se siete interessati all’implementazione di una gestione CAD efficiente ed economicamente sostenibile potete contattarmi qui