La Norma UNI 11337 sul BIM

Norma UNI 11337

Premesse

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Il BIM è una metodologia che propone un approccio evoluto e standardizzato alla modellazione degli edifici. In Italia si è voluto adottare un modello di riferimento. La norma UNI 11337 a tal riguardo è il documento cardine a livello nazionale.

Un po’ di storia

La norma UNI 11337 è stata definitivamente approvata dalla UNI il 22/12/2016 e pubblicata al principio del 2017. Tale norma subentra alla precedente 11337:2009 parte 1 per le parti 1, 4 e 5, 6 e nel 2018 è stata pubblicata la parte 7.

Le parti della Norma

La Norma UNI 11337 si compone di 10 parti come di seguito riportate:

  • Parte 1: modelli, elaborati ed oggetti
  • Parte 2: denominazione e classificazione
  • Parte 3: schede informative LOI e LOG
  • Parte 4: LOD e oggetti
  • Parte 5: gestione modelli ed elaborati
  • Parte 6: esempio capitolato informativo
  • Parte 7: qualificazione figure
  • Parte 8: PM / BIM-M
  • Parte 9: fascicolo del costruito
  • Parte 10: verifica amministrativa

Non sono ancora state emesse tutte le parti.

Sicuramente la parte 7, ultima in ordine di pubblicazione, è quella che traccia i perimetri delle professionalità e dei ruoli di un progetto BIM. Le altre parti, precedentemente pubblicate, hanno accresciuto la consapevolezza sul valore della metodologia BIM.

La Terminologia specialistica

Come per il glossario del Facility Management, la norma definisce un linguaggio specialistico e rafforza alcuni termini tecnici di sicura utilità.

Tra questi citiamo:

  • Modello: Rappresentazione digitale dell’opera in funzione della disciplina a cui appartiene
  • AIM: Asset Information Model rappresenta il modello dell’opera finale emesso a seguito del Collaudo dell’opera
  • IFC è uno schema standardizzato (vedasi norma ISO16739:2013) promosso da BuildingSmart, che consente l’interoperabilità fra i diversi partecipanti ad un progetto senza richiedere l’utilizzo di soluzioni applicative proprietarie.
  • Open bim è un modello di condivisione dei dati di tipo collaborativo che fa uso di regole e nomenclature standard per garantire interoperabilità tra applicazioni software del mercato.
  • LOD acronimo di Level of Development, definisce il grado di sviluppo che compongono i modelli
  • LOG acronimo di Level of Geometry  descrive i Parametri Geometrici che descrivono l’oggetto
  • LOI Livello di sviluppo degli oggetti – Attributi informativi: livello di approfondimento e stabilità degli attributi informativi degli oggetti digitali che compongono i modelli. Parte costituente dei LOD, assieme ai LOG, riferita agli attributi non geometrici
  • CDE Common data Environment costituisce l’elemento chiave (e critico) del futuro successo del BIM ed è la piattaforma digitale dove vengono gestiti e condivisi i dati del progetto/modello. Il termine è anche ripreso nella versione inglese ACDat
  • MEP Mechanical, Electrical and Plumbing: disciplina di impiantistica
  • CI Capitolato Informativo: documento in cui vengono dichiarate le esigenze e i requisiti informativi richiesti dal committente
  • PGI Piano per la Gestione Informativa: contiene il piano con cui l’Appaltatore intende gestire le informazioni in risposta alle aspettative e ai requisiti della Stazione Appaltante come indicati nel Capitolato Informativo
  • Interferenze rientra nelle caratteristiche native del BIM come strumento di modellazione 3D in quanto permette di evidenziare eventuali sovrapposizioni geometriche tra elementi della stessa natura (es impianti) o di diversa funzione (es impianti verso strutture)
  • Model Checking Attività che si occupa della verifica e della validazione dei modelli BIM. I controlli vengono eseguiti attraverso la ricerca di interferenze e delle incongruenze geometriche e informative in modalità automatiche svolte da opportuni applicativi dedicati allo scopo.
  • Code Checking Attività che si occupa della verifica delle conformità normative tecnico/legislative di riferimento

I prossimi step

Come avremo modo di approfondire in prossimi articoli, la parte 7 della Norma definisce le professioni previste dalla metodologia BIM.

I quattro ruoli indicati sono:

Conclusioni

La disponibilità di una Norma UNI sull’argomento BIM assicura un approccio rigoroso alle diverse attività che fanno parte del perimetro delle Costruzioni. In attesa di veder uscire le parti mancanti siamo sicuramente in grado di dire che quello che è disponibile permette già una gestione intelligente delle attività e dei compiti di gestione di un progetto BIM.

Se hai bisogno di supporto nel valutare come impostare un BIM integrabile al Facility Management puoi contattarmi qui.